Non installare l’impianto di irrigazione prima di aver fatto questo calcolo essenziale

Per realizzare un efficiente sistema di irrigazione, è indispensabile partire dal calcolo della portata e della pressione dell’acqua disponibili, senza cui si rischiano errori irreversibili che compromettono l’intero impianto. Questo passaggio preliminare permette non solo di dimensionare correttamente le tubazioni e gli irrigatori, ma anche di adattare la zona verde alle effettive risorse dell’impianto idrico, riducendo sprechi e assicurando la salute delle piante in ogni stagione.

Calcolo della portata e della pressione: il cuore della progettazione

Ogni progettazione seria si basa su dati precisi riguardo la portata d’acqua disponibile e la pressione che il sistema è in grado di garantire. Questi valori determinano quanta acqua potrà realmente raggiungere ogni punto del giardino o dell’orto e con quale forza. Per misurare la portata in modo pratico, è sufficiente utilizzare un recipiente graduato: si apre il rubinetto al massimo per sei secondi, si osserva quanti litri sono stati raccolti e il risultato si moltiplica per dieci per ottenere i litri al minuto. Questa semplice operazione fornisce il dato reale della portata alla quale potrà lavorare ogni elemento dell’impianto. Successivamente, moltiplicando per sessanta, si ottiene la portata oraria.

La pressione dell’acqua è altrettanto fondamentale: una pressione insufficiente non consentirà agli irrigatori di distribuire l’acqua in modo uniforme, mentre una pressione eccessiva potrebbe danneggiare i componenti. Se la pressione misurata supera quella richiesta dai vari irrigatori, potrebbe essere necessario predisporre un riduttore di pressione per evitare danni o malfunzionamenti alle tubature e agli apparecchi di distribuzione.

Dimensionamento delle tubazioni e delle linee di irrigazione

Il dimensionamento accurato delle tubazioni rappresenta un altro caposaldo della progettazione. È essenziale scegliere il diametro più adatto in funzione del numero di irrigatori collegati e della distanza che l’acqua dovrà coprire. Le linee principali solitamente richiedono tubazioni di maggiore diametro rispetto alle ramificazioni secondarie, in modo da garantire la portata necessaria e una pressione costante lungo l’intero percorso dell’acqua.

La distribuzione degli irrigatori su diverse linee deriva proprio dal calcolo compiuto in precedenza: conoscendo la portata totale disponibile e il consumo orario di ogni irrigatore (ad esempio, un irrigatore con apertura di 180° consuma mediamente circa 480 litri/ora), si può calcolare il numero massimo di irrigatori che possono funzionare contemporaneamente su una singola linea. Si ottiene così il giusto bilanciamento tra portata, pressione e numero di elementi installabili, evitando carenze idriche e sprechi.

Planimetria, zonizzazione e valutazione del fabbisogno idrico

Un ulteriore passaggio chiave riguarda la realizzazione della planimetria dettagliata dello spazio verde e la definizione delle diverse zone di irrigazione. Su questo rilievo grafico vanno riportati il perimetro, i dislivelli del terreno, la posizione di fabbricati, alberi, aree da escludere dall’irrigazione e tutte le altre caratteristiche rilevanti dello spazio interessato. Il disegno dettagliato, con distanze e misure in metri, serve non solo per dimensionare le tubazioni e organizzare le linee, ma anche per valutare il fabbisogno idrico effettivo di ciascuna zona.

Il fabbisogno segue regole ben precise: le diverse tipologie di piante (prato, siepi, ortaggi, arbusti, alberature) hanno necessità idriche differenti e dunque vanno suddivise in aree omogenee, ciascuna dotata di una linea di irrigazione e di un proprio ciclo di intervento. In questo modo si ottimizza la quantità d’acqua somministrata alle piante, garantendone la salute e riducendo sprechi. È importante anche tenere conto dell’approvvigionamento idrico: soprattutto in ambienti isolati o in presenza di dislivelli rilevanti, conviene progettare sistemi di accumulo come serbatoi o contenitori, utili per compensare eventuali cali di pressione o mancanza momentanea di acqua.

Normative da rispettare e aspetti pratici dell’installazione

Un elemento troppo spesso trascurato, ma di primaria importanza, riguarda la normativa vigente sugli impianti idraulici ed elettrici. Prima di iniziare qualsiasi lavoro di installazione, è essenziale conoscere e rispettare i requisiti previsti, compresa l’eventuale obbligatorietà di dispositivi antiriflusso, indispensabili per evitare la contaminazione dell’acqua potabile con quella destinata all’irrigazione. Un errore in questa fase comporta sanzioni e pesanti interventi correttivi, per cui è sempre indicato informarsi presso il proprio comune o affidarsi a un professionista del settore.

Prima della posa delle tubazioni e degli irrigatori, lo spazio deve essere preparato adeguatamente: se il giardino è già organizzato e piantumato, potrebbe risultare necessario spostare temporaneamente alcune piante o prevedere nuove sistemazioni per alcune specie. Una attenta organizzazione di questa fase riduce i rischi di danneggiamento per il verde preesistente e velocizza la conclusione dei lavori.

Consigli operativi e dettagli tecnici aggiuntivi

Ecco alcune buone pratiche e consigli operativi che aiutano a ottenere un impianto efficiente, economico e durevole nel tempo:

  • Utilizzare sempre materiali di qualità certificata, evitando componenti a basso costo che rischiano di danneggiarsi in tempi rapidi;
  • Effettuare manutenzioni periodiche al sistema (pulizia filtri, verifica degli irrigatori, controllo della tenuta delle giunzioni) per mantenere performance elevate e ridurre le spese impreviste;
  • Considerare l’installazione di programmatori automatici, che aiutano a gestire i cicli irrigui rispettando le esigenze specifiche di ciascuna zona;
  • Progettare il sistema prevedendo futuri ampliamenti o modifiche, per adattare facilmente l’impianto a nuove esigenze o integrazioni;
  • Verificare periodicamente la presenza di perdite nelle tubazioni e provvedere a un rapido ripristino delle stesse;
  • Scegliere irrigatori adatti alle piante e all’ambiente in cui saranno utilizzati, preferendo modelli regolabili, adatti ai diversi tipi di terreno e con getti tarati per raggiungere uniformemente tutte le parti dell’area verde.
  • Nel processo di progettazione e installazione di un impianto di irrigazione, la fase preliminare non può quindi prescindere dal calcolo accurato di portata, pressione e dal rilievo dettagliato delle superfici. Questo approccio permette di evitare errori progettuali, ottimizzare i consumi e garantire piante sempre sane e rigogliose, con un risparmio assicurato su acqua e manutenzione.

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