L’ottimizzazione dell’irrigazione in giardino parte dalla scelta accurata del numero di irrigatori necessari per garantire una copertura uniforme dell’area verde. La determinazione precisa di questo numero non è solo una questione di risparmio idrico ed economico, ma soprattutto di salute del prato e delle piante. In questa guida vedremo il metodo più preciso, passo dopo passo, per calcolare quanti irrigatori occorrono davvero nel tuo spazio verde, evitando sovrapposizioni, zone secche ed eccessivi consumi.
Superficie, forma e suddivisione dell’area da irrigare
Il primo passo fondamentale consiste nella misurazione della superficie da irrigare. Prendi le misure in metri quadrati del tuo giardino, segnando con attenzione eventuali aree irregolari, zone pavimentate, aiuole o ostacoli che potrebbero interferire con la traiettoria degli irrigatori. È utile disegnare una planimetria schematica riportando dimensioni e forme: un’area di 100 mq tipicamente avrà bisogno di circa 4-7 irrigatori distribuiti razionalmente, ma il numero preciso dipende dalla forma e dagli ostacoli presenti.
La forma della zona influisce sulla disposizione: un rettangolo perfetto, per esempio 10 x 10 m, si può coprire con quattro irrigatori posizionati agli angoli, ciascuno con una gittata che raggiunga almeno il centro della zona opposta. In presenza di aree irregolari o profonde, sarà spesso necessario aggiungere irrigatori a metà dei lati, o, se serve, inserire un irrigatore centrale a 360° per eliminare zone non bagnate in modo ottimale.
Scegliere irrigatori e calcolare il raggio d’azione
Il tipo di irrigatore incide sensibilmente sul metodo di calcolo. Gli irrigatori statici sono indicati per superfici più compatte, mentre quelli a turbina o a settore variabile coprono aree estese e consentono una regolazione fine della gittata. Ecco le principali considerazioni:
- Irrigatori statici: gittata tipica tra 3 e 5 metri.
- Irrigatori a turbina: raggiungono tra 8 e 12 metri.
- Microirrigatori: adatti per aiuole o piccoli spazi, raggiunge circa 1-2 metri.
Ogni irrigatore va posizionato in modo che il suo getto sovrapponga interamente l’area coperta dagli irrigatori vicini (“copertura per sovrapposizione”). La regola empirica prevede di disporre un irrigatore ogni distanza pari alla gittata massima dello stesso. Ad esempio, se la gittata indicata dal produttore è di 4 metri, posizionerai un irrigatore ogni 4 metri. Il risultato sarà una scacchiera regolare che assicura che nessun punto rimanga scoperto, soprattutto in presenza di sole e vento che accentuano l’evaporazione superficiale dell’acqua.
Portata dell’impianto: calcolare quanta acqua hai a disposizione
Dopo aver scelto la tipologia e la disposizione, occorre valutare quanta acqua è realmente disponibile dal punto di fornitura (es. rubinetto). La misurazione della portata può essere realizzata in modo molto semplice: prendi un recipiente di volume noto, apri la presa al massimo e misura quanti litri escono in sei secondi. Moltiplica la quantità per dieci per ottenere i litri al minuto che la tua linea può erogare.
Se, ad esempio, la portata del tuo impianto risulta di 30 litri al minuto, e ciascun irrigatore scelto consuma 5 litri/minuto, puoi alimentarli contemporaneamente dividendo la portata totale per quella richiesta da un singolo irrigatore: 30 ÷ 5 = 6. Questo significa che fino a 6 irrigatori possono funzionare insieme senza ridurre pressione o efficienza.
Quando il numero di irrigatori totale supera i limiti della portata disponibile, si dovrà suddividere l’impianto in più settori (zone distinte attivate in sequenza attraverso elettrovalvole). I settori vanno pianificati raggruppando irrigatori dello stesso tipo e di aree omogenee, per ottimizzare la gestione dell’acqua e semplificare la manutenzione.
Esempio pratico e ottimizzazione per il massimo risparmio
Immaginiamo di dover irrigare un prato libero da ostacoli di 100 mq. Le possibili soluzioni sono:
- Quattro irrigatori agli angoli con gittata minima di 7 metri (se la pressione lo consente), massimizzando copertura e risparmio.
- Un’aggiunta di due irrigatori al centro dei lati se la copertura non è completa, specialmente in caso di venti frequenti o esposizione al sole.
- Un irrigatore centrale a 360° per grandi superfici o in giardini con geometria regolare, per evitare zone asciutte nella parte centrale.
Per prati articolati in più zone (aiuole, sentieri, orti), la superficie totale andrà suddivisa in settori e ciascuno dimensionato separatamente, sempre con la logica dei cerchi sovrapposti e con attenzione a non mischiare irrigatori di tipologie differenti nello stesso settore per non avere squilibri di pressione.
Se vuoi migliorare ulteriormente il rendimento, ricordati di monitorare la pressione e il diametro della tubazione: una pressione troppo bassa (sotto 2 bar) o tubi sottodimensionati possono ridurre drasticamente la gittata dichiarata dai produttori. Infine, verifica periodicamente eventuali intasamenti e regola l’orientamento dei getti in modo che non vengano sprecati in zone non verdi o su superfici impermeabili come pavimentazioni o muri.
Un calcolo ottimale del numero di irrigatori è la sintesi tra efficienza idrica, copertura totale e gestione della pressione. Con la metodologia illustrata, anche chi non è esperto può progettare un impianto efficace, basandosi su dati certi e criteri tecnici anziché su approssimazioni. In questo modo il giardino rimarrà sempre verde e curato, senza sprechi e con risparmio sulla bolletta dell’acqua, sfruttando appieno le moderne tecniche di irrigazione automatizzata.