Le feci cambiano colore con la sindrome del colon irritabile? Ecco cosa sapere

Il cambiamento di colore delle feci è un fenomeno comune che può dipendere da molteplici fattori, inclusa la presenza della sindrome del colon irritabile (SCI). Questa condizione, caratterizzata da sintomi quali dolore addominale, alterazione della frequenza o della forma delle evacuazioni, gonfiore e diarrea o stipsi, può effettivamente incidere sull’aspetto delle feci, inclusa la loro colorazione. Tuttavia, è importante distinguere i cambiamenti fisiologici benigni da segnali che invece richiedono una valutazione medica.

Le principali cause delle variazioni cromatiche

La colorazione fisiologica delle feci è solitamente marrone, dovuta alla presenza di pigmenti biliari come la bilirubina e i prodotti della sua degradazione da parte del microbiota intestinale. Tuttavia, il colore può subire variazioni per diversi motivi:

  • Alimentazione: la presenza significativa di verdure a foglia verde, spinaci, prezzemolo o particolari coloranti alimentari può rendere le feci verdi.
  • Assunzione di integratori o farmaci: integratori di ferro o farmaci lassativi possono conferire colorazioni particolari, come il nero o il verde.
  • Velocità del transito intestinale: un transito accelerato, tipico di episodi di diarrea, può portare a feci più chiare, giallognole o verdastre, poiché la bile non ha tempo sufficiente per modificare il pigmento originario.
  • Patologie specifiche: infezioni gastrointestinali, malassorbimento o ostruzioni biliari possono anch’esse alterare la pigmentazione, portando a feci molto chiare, gialle, bianche o addirittura nere.
  • Sindrome del colon irritabile e colore delle feci

    Nel caso specifico della sindrome del colon irritabile, le variazioni cromatiche sono molto comuni. I cambiamenti più frequentemente osservati includono:

  • Feci giallognole: Questa colorazione può comparire quando la sindrome si manifesta con diarrea. Il rapido transito impedisce la trasformazione completa dei pigmenti biliari, producendo così feci chiare e spesso acquose. Può anche essere associato a un eccesso di grassi non assorbiti, tipico dei disturbi da malassorbimento, che a volte si sovrappongono ai sintomi della SCI.
  • Feci verdi: Oltre alla diarrea, la presenza di feci verdi è anch’essa correlata a un transito accelerato, in cui la bile mantiene la sua colorazione originale. Questo fenomeno può essere aggravato dall’ansia e dallo stress, frequenti trigger della sindrome.
  • Presenza di residui alimentari: Non è raro osservare pezzi di verdura o alimenti non digeriti, soprattutto durante fasi di diarrea o malassorbimento.
  • La SCI, pur non essendo una patologia pericolosa in sé, può essere debilitante e spesso si accompagna a dubbi e preoccupazioni legati ai cambiamenti nelle abitudini intestinali, inclusa la valutazione della morfologia e del colore delle feci.

    Quando il cambiamento di colore deve preoccupare?

    Pur essendo generalmente benigni nei casi di sindrome del colon irritabile, alcuni cambiamenti cromatici nelle feci richiedono attenzione particolare:

  • Feci nere o catramose: Possono indicare la presenza di sangue digerito (melena), spesso segno di sanguinamento delle alte vie digestive, e devono essere indagate con urgenza.
  • Feci rosso vivo: Se è presente sangue rosso, potrebbe trattarsi di un sanguinamento del tratto colon-rettale e richiedere una valutazione specialistica.
  • Feci bianche, pallide o grigiastre: Questa colorazione può deporre per un’ostruzione delle vie biliari o patologie epatiche, come epatiti o calcolosi della colecisti, e deve essere sempre segnalata al medico.
  • Persistenza dei sintomi: Se la variazione di colore è costante, associata ad altre manifestazioni come perdita di peso, febbre, astenia o dolore addominale intenso, è fondamentale consultare un gastroenterologo per accertamenti approfonditi.
  • Fattori alimentari, emotivi e funzionali

    La sindrome del colon irritabile è una patologia di tipo funzionale, ovvero non esiste una lesione organica che giustifichi i sintomi. Proprio per questo motivo, lo stile di vita, le abitudini alimentari e lo stato emotivo del soggetto giocano un ruolo determinante nell’insorgenza e nella manifestazione delle alterazioni intestinali.

    Alimentazione e colore delle feci

    Un’alimentazione sbilanciata, ricca di grassi o povera di fibre, può alterare significativamente la funzione intestinale, portando sia a episodi di diarrea che di costipazione. La presenza elevata di clorofilla negli alimenti oppure coloranti artificiali può essere responsabile di una temporanea colorazione verde, mentre eccessi di grassi non assorbiti si traducono spesso in feci giallognole.

    Ruolo del microbiota e degli antibiotici

    Il delicato equilibrio del microbiota intestinale viene spesso compromesso dall’assunzione di antibiotici o da infezioni gastrointestinali, favorendo manifestazioni come feci molli, gialle o con odore sgradevole. Il microbiota interviene nella digestione dei nutrienti e nella trasformazione dei pigmenti biliari, influenzando dunque anche la colorazione delle feci.

    Influenze psicologiche

    Ansia e stress aggravano la sintomatologia della SCI e possono indurre alterazioni sia della motilità intestinale sia del transito, determinando episodi alternati di diarrea e costipazione. Ciò contribuisce alla variabilità del colore e della consistenza delle feci, anche in assenza di cause organiche documentabili.

    L’importanza della valutazione clinica

    Nonostante la maggior parte delle variazioni di colore delle feci nella sindrome del colon irritabile sia legata a eventi funzionali o alimentari, è sempre raccomandabile un’attenta valutazione:

  • Quando la variazione di colore è improvvisa e persistente
  • Se compaiono sintomi come febbre, dimagrimento, astenia
  • In presenza di sangue o muco nelle feci
  • Quando le feci diventano completamente bianche/grigiastre o nere
  • Solo un medico gastroenterologo può differenziare tra semplici variazioni funzionali e segnali di patologie più gravi o necessitanti approfondimenti, come esami del sangue, ecografie, colonscopie o studi di laboratorio più specifici.

    Infine, osservare con regolarità il proprio stato di salute intestinale, adottare una dieta equilibrata e gestire al meglio lo stress psicofisico sono strategie fondamentali per chi soffre di colon irritabile, ma anche per chi desidera prevenire disturbi digestivi cronici ed evitare preoccupazioni inutili legate ai cambiamenti nel colore delle feci.

    In sintesi, le variazioni di colore sono frequenti nelle persone con sindrome del colon irritabile, soprattutto nei casi di diarrea funzionale, ma devono essere valutate nel contesto di tutta la sintomatologia. In presenza di segni di allarme, il ricorso al medico rimane la scelta più sicura e appropriata.

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