Se perdi improvvisamente l’olfatto non è solo raffreddore: ecco le cause gravi da escludere subito

La perdita improvvisa dell’olfatto, conosciuta in ambito medico come anosmia, è un sintomo da non sottovalutare. Spesso viene attribuita semplicemente a un raffreddore o a una congestione nasale, ma esistono molte altre possibili cause, alcune delle quali sono potenzialmente gravi e richiedono valutazioni urgenti. Il sistema olfattivo, responsabile della percezione degli odori, può essere compromesso a diversi livelli: dalle vie respiratorie superiori fino alle connessioni cerebrali. È pertanto fondamentale sapere riconoscere quando l’anosmia può nascondere condizioni patologiche significative che vanno escluse con tempestività.

Meccanismi e cause principali della perdita dell’olfatto

La capacità di percepire gli odori dipende dal corretto funzionamento dei recettori olfattivi, situati nella parte superiore delle cavità nasali, e dalla trasmissione dei segnali nervosi verso il cervello. Quando si verifica un’infiammazione o una ostruzione delle vie nasali, gli odori non raggiungono adeguatamente la zona olfattiva, causando una temporanea perdita dell’olfatto. I motivi più comuni includono:

  • Raffreddore e infezioni delle vie respiratorie superiori: virus come il rhinovirus, l’influenza o il COVID-19 possono provocare infiammazione, gonfiore e presenza di muco che impedisce agli odori di essere percepiti .
  • Sinusite: infiammazione dei seni paranasali che si manifesta con pressione facciale, naso ostruito e muco denso, impedendo la normale funzione olfattiva .
  • Allergie stagionali (rinite allergica): quest’ultime causano gonfiore e infiammazione della mucosa nasale, spesso con congestione e riduzione o perdita dell’olfatto .
  • Polipi nasali: queste escrescenze benigne bloccano il flusso d’aria e l’accesso agli odori, inducendo l’anosmia . Maggiori informazioni sui polipi nasali si possono trovare su Wikipedia.

La perdita di olfatto associata a raffreddore o infezioni virali è di solito temporanea e si risolve con la guarigione. Tuttavia, se il sintomo persiste o si presenta senza altri segni di infiammazione, occorre indagare le cause più gravi.

Cause gravi: condizioni da escludere subito

Traumi cranici e lesioni neurologiche

Un trauma cranico, anche di entità modesta, può provocare danni permanenti ai nervi olfattivi. In particolare, nel caso di frattura della lamina cribosa, la sottile struttura ossea che separa la cavità nasale dal cervello, si può verificare lesione diretta delle fibre nervose, con conseguente perdita irreversibile dell’olfatto .

Malattie neurodegenerative

La malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla e altre patologie neurodegenerative possono danneggiare le strutture cerebrali coinvolte nell’elaborazione degli odori. In questi casi, la perdita olfattiva è spesso progressiva e si associa ad altri sintomi neurologici . Approfondimenti su malattia di Alzheimer.

Tumori e lesioni locali

I tumori nasali, i polipi e le masse che si sviluppano in prossimità della lamina cribosa possono causare compressione delle strutture olfattive o distruzione diretta dei nervi. Anche ascessi o gravi infezioni della cavità nasale possono produrre effetti simili .

COVID-19 e infezioni virali severe

È stato ampiamente documentato che la perdita improvvisa di olfatto può essere un sintomo precoce di infezione da COVID-19, anche in assenza di altri segni respiratori. Questo virus può provocare danni diretti alle cellule di supporto e ai recettori olfattivi oltre che una reazione infiammatoria intensa . Nei casi di COVID-19, la perdita di olfatto può essere temporanea, ma talvolta si protrae per settimane o mesi.

Altre infezioni cerebrali

Le encefaliti virali, come quella da virus Herpes Simplex, possono compromettere la regione cerebrale responsabile dell’olfatto, talvolta manifestandosi con allucinazioni olfattive: percezione di odori inesistenti o sgradevoli .

Disturbi psichiatrici, metabolici e carenze nutrizionali

In alcune circostanze, la perdita dell’olfatto può essere correlata a:

  • Depressione e disturbi dell’umore, che provocano alterazioni della percezione sensoriale .
  • Carenze vitaminiche e disturbi metabolici, come l’epatite virale, che alterano il funzionamento delle cellule sensoriali .
  • Convulsioni temporali: crisi epilettiche con coinvolgimento del lobo temporale possono indurre la sensazione di odori intensi e sgradevoli come parte dell’aura pre-convulsiva .

Questi quadri sono più rari e di solito accompagnati da altri sintomi sistemici o neurologici, ma non devono essere trascurati.

Quando preoccuparsi e cosa fare

Quando la perdita di olfatto insorge improvvisamente in assenza di raffreddore o congestione, oppure se persiste più di due settimane, bisogna consultare tempestivamente il medico. Alcuni segni di allarme sono:

  • Associazione con trauma cranico recente
  • Comparsa improvvisa in assenza di sintomi respiratori
  • Presenza di dolori facciali, febbre persistente, mal di testa intenso
  • Presenza di alterazioni neurologiche (confusione, perdita di memoria, alterazioni motorie)
  • Storia di tumori nasali, polipi o altre masse
  • Impossibilità a percepire odori e sapori anche al di fuori dell’influenza stagionale

Il medico, dopo un’attenta anamnesi e un esame obiettivo, potrà indirizzare verso esami strumentali come:

  • Endoscopia nasale
  • Risonanza magnetica o TAC cranio-facciale per escludere lesioni neurologiche o tumori
  • Test olfattivi specifici
  • Analisi del sangue per identificare infezioni, carenze nutrizionali o alterazioni metaboliche

Una diagnosi precoce permette di impostare una terapia mirata, che va dalle cure per infezioni o allergie a interventi chirurgici in caso di polipi o tumori, fino alla gestione delle malattie neurodegenerative.

In conclusione, la perdita improvvisa dell’olfatto non va mai sottovalutata: occorre distinguere tra cause banali e condizioni urgenti, affidandosi sempre al parere dello specialista per una valutazione accurata delle possibili origini e dei trattamenti più idonei.

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